Il Carnevale dei Bambini è organizzato in occasione del 30° Anniversario della
Carta di Treviso,
a tutela dei diritti dell’infanzia
Cos’è la Carta di Treviso
La Città di Treviso ha legato indissolubilmente il suo nome ad una delle carte deontologiche più importanti che regolano l’attività giornalistica: La Carta di Treviso.
Le carte deontologiche sono norme giuridiche obbligatorie valevoli per gli iscritti all’albo, che integrano il diritto ai fini della configurazione dell’illecito disciplinare.
La Carta di Treviso in particolare è un protocollo firmato il 5 ottobre 1990 da Ordine dei giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Telefono Azzurro, con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia. In pratica la carta fissa le regole deontologiche riguardanti i minorenni.
La finalità primaria e vincolante della Carta di Treviso è tutelare al massimo possibile l’armonico sviluppo dell’identità del minorenne, senza distinzione di genere, status sociale, origine etnica, nazionalità, lingua, religione e credo politico. I profondi cambiamenti intervenuti nell’informazione multimediale, caratterizzata da velocità crescente, impongono ai giornalisti di prestare ancora più sensibilità e attenzione nell’osservanza dell’obbligo di tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La carta di Treviso, che era già stata rivista nel 2006, è stata ulteriormente aggiornata nel 2021, esattamente il 6 luglio, quando il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato l’ultima revisione. La Carta ha conservato anche nella sua ultima stesura i principi cardine, adeguandosi però ai cambiamenti intervenuti sia nella società che nel mondo dei media, puntualizzandone le responsabilità anche in funzione delle diverse età dei minori di 18 anni.
La finalità primaria e vincolante della Carta di Treviso è tutelare al massimo possibile l’armonico sviluppo dell’identità del minorenne, senza distinzione di genere, status sociale, origine etnica, nazionalità, lingua, religione e credo politico. I profondi cambiamenti intervenuti nell’informazione multimediale, caratterizzata da velocità crescente, impongono ai giornalisti di prestare ancora più sensibilità e attenzione nell’osservanza dell’obbligo di tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
La carta di Treviso, che era già stata rivista nel 2006, è stata ulteriormente aggiornata nel 2021, esattamente il 6 luglio, quando il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha approvato l’ultima revisione. La Carta ha conservato anche nella sua ultima stesura i principi cardine, adeguandosi però ai cambiamenti intervenuti sia nella società che nel mondo dei media, puntualizzandone le responsabilità anche in funzione delle diverse età dei minori di 18 anni.